Il colore è brillante, giallo paglierino con leggeri riflessi dorati.
La spuma è equilibrata, fine e persistente. Le bollicine piccole si disciolgono in bocca con una piacevole sensazione tattile.
Al naso pur percependo l’ aromatico tipico del Moscato, il profumo è un insieme di sensazioni varietali come il muschio, la salvia, i fiori bianchi e dovuti all’affinamento come la frutta gialla, all’ albicocca matura e la vaniglia.
In bocca sorprende per una piacevole dolcezza, non stucchevole, in contrapposizione ad una spiccata acidità. Molto persistente, lascia trasparire note minerali e sapide…
Questo vino è una interpretazione molto personale di Moscato d’Asti. Il Moscato data la sua importante nota aromatica che tende a diminuire con l’invecchiamento è un vino fresco, giovane e come tale va consumato nei primi anni dalla vendemmia. In questo caso la particolare vinificazione e l’affinamento, sia sulla base in bottiglia, danno origine ad un Moscato longevo dove l’aroma principale non è più il linalolo ma prevalgono sensazioni diverse ed importanti non così tipiche.
La vendemmia 2015 è stata nella prima settimana di settembre.
Dopo una breve macerazione a freddo, le uve sono pressate ed il mosto inizia la fermentazione alcolica.
Una parte fermenta in acciaio a temperatura controllata con lieviti selezionati, la restante parte viene lasciata fermentare con lieviti indigeni in botti di legno di rovere.
Terminate entrambe le fermentazioni, il Moscato viene lasciato in affinamento sulle fecce, solo in fase di pre-imbottigliamento viene assemblato.
Dopo l’imbottigliamento il vino viene lasciato riposare in cantina per minimo 18 mesi prima di essere pronto per la vendita.
Ne deriva un prodotto che pur rispettando i canoni tipici del Moscato d’Asti Docg diffferisce per struttura e freschezza, tale da poter allegare il suo consumo, oltre ai classici abbinamenti con i dolci, anche alla tavola in senso lato: dagli antipasti a primi delicati.